28 gen 2009

Dylan Dog 268 - Il modulo A38

Prima prova nella serie regolare di Dylan Dog del grande Roberto Recchioni (John Doe e David Murphy 911 tra gli altri) e devo ammettere che qualche esitazione del debutto si avverte, certo sarebbe stato sbagliato aspettarsi che uno scrittore per certi versi "guest" alla prima entrata in una serie cosi drammaticamente imbinariata mettesse in scena quello che un po tutti i fan di vecchia data si aspettano, il ritorno dello splatter, gli zombies, le storie forti che caratterizavano il primo ciclo dell'indagatore dell'incubo. A scanso di equivoci chiarisco che il 268 non è un brutto numero, ansi è un episodio inventivo non privo del "Recchioni touch" in certi particolari ma è l'atmosfera generale che non gradisco, storia surreale, onirica, leggera, che non fa male a nessuno e si fa leggere ma che non si ricorderà. Forse non si poteva fare di più ma Roberto puo fare di più. I disegni sono di Bruno Brindisi maestro della cosiddetta scuola salernitana che ha sfornato le migliori matite del fumetto popolare italiano, come da previsione il risultato è eccelso anche se in certe parti le chine sembrano un po' frettolose o forse sono opera di un assistente. Sharkrate 75%

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