11 feb 2015

Shark's Lair si è spostato su facebook (da parecchio)

C'è poco da fare l'idea del Blog è ormai obsoleta, è quasi un anno che ho spostato tutte le attività su facebook, se volete potete richiedere l'amicizia qui: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008232393090
non escludo che saltuariamente possa riportare qui alcune discussioni che ritengo interessanti, la non indicizzazione di facebook condanna all'oblio fior di interventi per cui anche se in maniera indiretta questo blog potrebbe continuare a vivere

24 apr 2014

NES in Italia, fu vera gloria?

Dall'AVGN all'immagine iconica che il NES rappresenta oggi per il movimento Retrogaming la centralità della macchina Nintendo è innegabile, è opinione comune che il superamento del crash dei VG avuto nel 1983 sul mercato americano sia attribuibile a questa scatoletta, tuttavia tutta questa attenzione personalmente l'ha ricevuta solamente in tempi recenti a seguito della passione per il collezionismo, a dirla tutta all'epoca della sua uscita sul nostro mercato mi pareva una macchina per protobimbiminkia ignoranti e viziati, va ricordato che da noi si presentò nel Novembre 1987, oltre quattro anni dopo l'uscita in Giappone, all'epoca avevo intorno ai 14 anni, non proprio un bambino, e venendo dal C64 la mia attenzione era catalizza da macchine con potenza ben superiore, sognavo sulle schermate di Amiga, PcEngine e Arcade che proponevano le riviste, questa console pubblicizzata in malo modo (Yo Jova Yo) e con dei titoli vecchi e costosissimi non mi attrasse neanche un momento, non ho i dati ma credo che anche a livello di venduto non abbia fatto sfaceli qui da noi, eravamo in piena epoca home computer.

23 apr 2014

Dead Rising 3 (Capcom 2013)

ok le textures sono imbarazzanti e l'impronta oldgen è pesante dall'inizio alla fine, ma quanto è divertente questo Dead Rising 3?
Gli zombies a schermo sono centinaia e massacrarli con le improbabili armi combo è una soddisfazione purissima, questa esclusiva è stato l'unico motivo che mi ha convinto a prendere XboxOne all'uscita e ora che sono finalmente riuscito a giocarmelo me lo sono finito in quattro giorni, system seller senza rimpinati. Forse mi faccio anche una seconda run.

20 apr 2014

Icade 8-bitty (Il Mai Più Senza)

Icade 8-bitty è un controller wireless per dispositivi IOS o Android sviluppato da IONaudio in collaborazione con ThinkGeek, se pensate che portarvi un icade sul treno sia leggermente scomodo potrete ovviare con questo stiloso controller, le dimensioni sono pressapoco quelle di un pad nes, la qualità dei materiali e dei pulsanti è discreta, impreziosita dagli adesivi finto legno e dai colori azzeccati che ne fanno prima di tutto un piacevole oggetto da collezione al di là dell'utilità. Usa gli stessi input dell'icade ed è supportato da molti emulatori a partire da iMame4all, dove non è supportato il settaggio è piuttosto difficoltoso, attualmente il suo problema è il prezzo, su ThinkGeek dove lo presi per pochi dollari è esaurito (http://www.thinkgeek.com/product/ecea) e su amazon costa un eresia. Qui la lista delle app compatibili (http://www.ionaudio.com/products/icade-games#Frogger+Decades)

Hotline Miami (Dennaton Games 2012)


enorme errore aver sottovalutato questo titolo per tanto tempo, mi dava l'impressione della cazzatella hipster come la maggior parte degli indie, per fortuna che lo hanno regalato con il PSPLUS, una droga, finito in due giorni senza poter smettere, la versione Vita poi è la sua morte, sembra di essere tornati ai bei tempi del Lynx

19 apr 2014

Instagram Uploads



Cable jungle

11 feb 2014

Bioshock Infinite (Irrational games 2013)

appena finito mi sono andato a vedere per curiosità i log dei salvataggi, sorpresona, lo avevo iniziato a Giugno 2013, quindi delle due una: o è immensamente lungo o immensamente noioso, a occhio scarterei la prima.
Ammetto che dopo il tonitruante finale mi sono dovuto attrezzare sul web per un recap e tirare le fila della non semplice trama, c'è un po' di tutto: teoria quantistica, mondi parallelli, colpi di scena con spolverate di lotta sociale ed eccezionalismo americano. Di certo non sarò io a lamentarmi di una trama non banale in un videogioco però resta l'impressione che un FPS non sia il metodo più congeniale per raccontare in maniera compiuta una storia complessa, alternare decine di minuti di sparatorie con cutscenes che pretendono di comunicare chissa cosa crea un cortocircuito mentale, a peggiorare il tutto vi è il vero e proprio impianto di gioco che a mio avviso è bacato: come fps è rozzo, grossolano, peggiore dei due Bioshock precedenti, le nuove dinamiche (rotaie) confusionarie e neanche troppo spettacolari, i poteri dei Vigor non proprio stimolanti e ciliegina sulla torta le armi, veramente brutte e ridondanti, ricordarsi se si aveva potenziato la "mitraglina" o la "mitraglietta" dovrebbe essere divertente? Potrei poi parlare dei centinai di messaggi da ascoltare, filmatini da vedere, soldi/sali/cibo da raccogliere da ogni singolo fottuto elemento del fondale sia esso una scrivania o un cestino dell'immondizia, tutte meccaniche che mostrano la corda dopo pochi minuti di gioco ma che qui vengono reiterate fino alla completa brutalizzazione del giocatore. La faccio corta, per me questo Infinite non vale i due capitoli precedenti, ha qualsosa da dire ma lo dice male e troppo lentamente, tedioso.
la cosa migliore che resta di tutto il progetto è il cosplay di questa tizia qua: http://ormeli.deviantart.com/art/Elizabeth-252947899

9 feb 2014

Ralph Spaccatutto (Rich Moore 2012)


i film di animazione occidentale non sono proprio il mio genere (Pixar o Disney poco cambia) ma visto che stasera avevo da farmi perdonare qualcosa mi sono deciso di tirarlo fuori per una visione in famiglia complice la tematica che non poteva lasciarmi indifferente, quindi moglie accanto e Sharkiño (4anni) sulle ginocchia mi sono cimentato, devo dire che per una mezzora il film regge tra gustose citazioni e scenette ispitare poi si entra nello zuccheroso mondo di Sugar Rush ed il livello si abbassa all'infantile spinto, speravo fosse uno scenario di pochi minuti invece l'ora rimanente è tutta li, prima gli sbadigli poi le cadute di palpebra hanno preso il sopravvento, mi sono ripreso giusto per lo stucchevolisssimo finale e per i notevoli titoli di coda, la moglie pareva del tutto disinteressata mentre il piccino ha apprezzato. Giudizio finale: 3 sbadigli su 5  
si Ralph mi hai spaccato tutto, anche i cojoni.

30 gen 2014

In Time (Andrew Niccol 2011)

che fantascienza sciocchina.. si parte da uno spunto vagamente interessante e ci si costruisce un castello di carte, un film realizzato da e per i teenagers con tutto il cast under 30 grazie ad un escamotage di sceneggiatura e cosi i vecchietti che li siamo cavati dai coglioni. Dialoghi, scene d'azione ed atmosfera patinata riflettono in pieno il target di riferimento, che i bassifondi sono un posto brutto brutto ma comunque lindo, le sparatorie ci sono ma senza violenza, la tensione sessuale c'è ma non si sfoga. Vogliamo poi parlare di una Sci-Fi che non si inventa niente ma proprio niente? Auto, architetture, armi, vestiti... tutto convenzionale, tutto contemporaneo che si risparmia sul budget e non si confondono le menti semplici, se due soldi sono stati spesi per questo film sono andati tutti al cast, selezionato non per particolari doti artistiche ma per l'appeal verso i ciofani, la morale di sottofondo è qualunquista e scontata cosi come la sceneggiatura che comunque regala perle di rara stupidaggine (l'azzeramento dell'agente: OMG) e che indugia per le interminabili due ore su battute e giochi di parole a tema "tempo". C'è comunque un unico grandissimo, immenso motivo per vedere questo film ed è: Amanda Seyfried, vedere questo efebico esserino sgambettare per tutto il fim in tacchi a spillo e corti vestitini è allo stesso tempo ridicolo ed ipnotizzante, di una bellezza magnetica ed aliena grazie a quegli occhi sproporzionati che sembrano usciti da un manga. In definitiva un film DA VEDERE, magari si può ascoltare qualcos'altro nel frattempo, anche perchè il doppiaggio di Myriam Catania è inascoltabile, una voce che definire televisiva è già fargli un complimento.







22 ott 2011

Dead Island (Teachland 2011)

Prima di tutto via i sassi dalle scarpe, del famoso trailer emotional nel gioco non ce n'è traccia e a dirla tutta l'intero sviluppo della trama è ben poca cosa salvo un impennata nel finale, al netto dell'hype DI resta un gran bel gioco, specialmente per uno Zombie freak come me, azzeccata la scelta della prima persona che da una parte lo sottrae a raffronti diretti con Resident Evil e Dead Rising dall'altra permette soluzioni di gameplay fresche e coinvolgenti rendendo i combattimenti all'arma bianca molto fisici e ricchi di tensione, a tal proposito la morte del personaggio appare dapprima poco punitiva visto il respawn quasi immediato nelle vicinanze del trapasso ma la decurtazione di una considerevole percentuale dei soldi trasportati crea una certa tensione spingendo ad impiegarli costantemente in upgrade e modifiche delle armi che non livellandosi con il progredire del personaggio diventano presto obsolete permettendo una buona rotazione del notevole arsenale sparso per il gioco. A lasciarmi stupito è stata la portata del progetto, ambienti free-roaming grandissimi, quest e subquest, sistema di combattimento profondo e differenziato in base al personaggio, armi di tutti i tipi e le fogge, il tutto per circa 50 ore di gioco ad alto livello, uno sforzo apprezzabile per uno studio che vista anche la produzione travagliata non ha sicuramente potuto attingere a valori di produzione elevati, si vede che è un lavoro fatto con il cuore da appassionati di Zombies per appassionati di Zombies e questo fa guardare con indulgenza glitches e piccoli inciampi del pur notevole motore grafico, meno sopportabile è qualche bug di troppo che perlomeno nella versione uscita originariamente rischia di compromettere partite con decine di ore alle spalle grazie anche ad un sistema di salvataggi automatici ottuso e anacronistico, consiglio di farsi deverse copie manuali dei saves per evitare drammatici CTD.
Con Resident Evil sempre meno interessato agli zombies e Dead Rising che prende sempre più derive comiche l'IP di Dead Island potrebbe rappresentare il futuro del genere, i dati di vendita sono confortanti e questo dovrebbe permettere un secondo capitolo che corregga i lievi difetti e soprattuto più pulito.
P.s. sono sempre più impressionato dalla qualità del software che arriva da Est, Witcher, S.T.A.L.K.E.R., Metro 2033 e questo dimostano una scena viva e con caratteri adulti precipui e distintivi, lontani dalle sempre più edulcorate produzioni occidentali.
Sharkrate 93%

22 mag 2011

Gorbaciof (Stefano Incerti 2010)

Sguardo interessante e per certi versi inedito su una Napoli multietnica, schiava della fissazione per il gioco d'azzardo a tutti i livelli. Toni Servillo ha fatto un gran lavoro nel creare Gorbaciof, un personaggio inusuale e sfaccettato, perdente nella sua vita solitaria e autodistruttiva ma pericoloso come una belva ferita se messo alla strette, truffatore e propenso alla criminalità ma con un suo codice d'onore granitico quando si tratta di onorare i debiti di gioco.
Grande cura nel tratteggiarne anche la figura dal punto di vista estetico, un modo di muoversi, di vestirsi e di comunicare assolutamente precipuo ma che a volte straborda con eccessi come le basette di "moquette" palesemente posticce o la solita giacchella con un bottone allacciato sempre e comunque, neanche fosse un personaggio dei fumetti.
Il film è praticamente tutto in soggettiva tanto che le scene dove Gorbaciof è fuori campo potrebbero essere tranquillamente frutto dell'immaginazione del protagonista. Un film non perfetto che ha forse il limite principale nella basicità della storia tanto da far presagire il finale dopo poche battute dall'inizio tuttavia resta un opera originale con interessanti idee di regia, una pecora nera nel muffoso panorama nazionale. Sharkrate 7

14 mag 2011

The Thaw - La creatura dei ghiacci (Mark A. Lewis 2009)

Straight to video piccolo piccolo ma non del tutto disprezzabile, utile come palliativo in attesa del prequel ufficiale de La cosa. Punto di forza del film sono gli effetti raccapriccianti con gli insetti preistorici che si scavano cunicoli sottopelle e fuoriescono da ogni pertugio umano, disgustosi quanto le larve di Torsolo, peccato che la CG di livello mediobasso e quindi facilmente percepibile smorzi l'effetto. Val Kilmer sbattuto in locandina come protagonista in realtà si vede molto poco, avrà girato un paio di giorni al massimo, non che se ne senta la mancanza per inciso, comunque è uno dei pochi StV che sono riuscito a vedere fino in fondo senza addormentarmi, è un buon risultato. Sharkrate 6

7 mag 2011

Crysis 2 (Crytek 2011)

Odio i livelli di difficoltà selezionabili, mi sembrano una veloce scappatoia per non bilanciare bene un gioco, a suffragio di questa mia repulsione posso affermare che finito Crysis 2 dopo otto ore di gioco l'esperienza mi è stata rovinata da un livello di difficoltà sbagliato.
Non essendoci nessun protocollo d'intesa su cosa debba considerarsi facile, normale , difficile cosa si aspettano che scelga un giocatore prima di iniziare un gioco? presumendo che il difficile sia qualcosa tipo l'hard delle missioni speciali di Moden Warfare 2 ho optato per il normal ritrovandomi a fare un allegra passeggiata nella New York distrutta di Crysis 2,. Non c'è sfida, troppo superiori i poteri della nanotuta, si corre da checkpoint a checkpoint, ci si rende invisibili o quasi invulnerabili, si potrebbe tranquillamente giocarlo come speedrun senza grossi ostacoli e questo è un vero peccato perchè il cuore del gioco c'è tutto e giocandolo a viso aperto il divertimento non manca, pecca sicuramente in varietà sia come tipologia di nemici che sopratutto come ambientazioni (in particolare paragonato al primo) ma il gameplay è solidissimo, la grafica spacca e gli effetti sonori delle armi credo siano i migliori che abbia mai sentito, la storia è il solito guazzabuglio di Crytek ma non sta li il problema. Di rifarami altre otto ore di gioco ad un livello più consono alle mie abilità non ci penso proprio con Portal 2 che reclama il mio tempo ma rimane l'impressione di non aver vissuto l'esperienza Crysis 2 al suo meglio, a parte questo gran gioco. Sharkrate 87%

6 mag 2011

Scott Pilgrim Vs The World (Edgar Wright 2010)

Delusione dell'anno, complici i pareri e le recensioni entusiastiche che avevo letto oltre al fatto di essere un videogiocatore di lungo corso mi si era creata una certa attesa ed aspettativa, purtroppo non sono riuscito ad entrare neanche per un momento nello spirito del film: la musica indie/garage non mi tange, le turbe dei fidanzatini vivaddio superate da almeno tre lustri, lo spirito onirico e demenziale è troppo insistito e stucchevole, la parte che poteva interessarmi di più ovvero l'estetica retrogamer mi ha deluso, non è un omaggio al mondo videoludico pittosto lo banalizza e ne riprende gli aspetti più infantili.
Scott Pilgrim sta ai videogiochi come Eragon sta al genere Fantasy, dovessero essere queste opere rappresentanza del genere a cui si ispirano VG e Fantasy andrebbero proibiti per legge.
La storia è un pretesto e ci puo stare ma tirare per quasi due ore una facezia di amori adolescenziali similMoccia e scontri alla Pokemon è criminoso. Cera poi sullo schermo proprio non si regge, uno sfigato rachidinoso dai ginocchi affezionati, credibilissimo nel ruolo di collezionista di femmine...
Tecnicamente è ineccepibile ma chi se ne frega, certi effetti e combattimenti si erano gia visti e meglio in Kung-Fu Hustle sette anni fa. Mi si salvano un paio di scenette/dialoghi che ho trovato divertenti il resto è un caleidoscopio di nulla, scult senza appello e senza la minima voglia di rivederlo, per una volta floppone meritato. Sharkrate 5

3 mag 2011

Tron Legacy (Joseph Kosinski 2010)

E' cyberpunk e c'è una sala giochi anni 80, già questo basta a garantirgli un certo rispetto da parte mia, peccato sia scritto cosi male. La scena del bar con un ridicolo Michael Sheen e tutto il filosofeggiare sul niente mi hanno ricordato il peggior Matrix, dispiace perchè a livello visuale ha un identità distintiva che mi ha catturato, tutine in latex fosforescenti miste a parkour, arti marziali ed estetica videoludica mixate in un esperienza visiva abbacinante ma non kitch come Speed Racer. Mi ha messo su una tale scimmia che mi sono avvicinato anche al videogioco su licenza, sarà sicuramente indegno ma l'universo di Tron merita un approfondimento. Sharkrate 7