31 mar 2009

John Doe 70 - Unico limite il cielo

Altro numero onirico e surreale, abbiamo il diavolo giocherellone, Jack Carmack che in realta è John ex compare di Romero, poi un razzo che va nel cielo il tutto shakerato e servito freddo in un amalgama poco gradevole. Sopra la storia i disegni di Alessio Fortunato che in un evoluzione della sua tecnica usa uno stile tutto a matita senza inchiostrare, normalmente tale grafica nei fumetti viene usata per rappresentare sequenze oniriche per cui nel contesto ci sta più che bene. Sharkrate 52%

Death Race (2008)

Paul W.S. Anderson, è ormai tradizione, deve essere prima sbeffeggiato e poi rimpianto, è già successo con Resident Evil e Alien Vs Predator pellicole di primo acchitto attaccate da tanti ma poi rivalutate anche alla luce dei seguiti usciti. Il segreto del nostro è che fa films di genere belli ignoranti ma mai cafoni, ha una misura e riesce a rimanere in equilibrio in scene adrenaliniche non concedendosi quasi mai ad iperboli indigeste, questo Death Race sorta di prison movie incrociato con Full Auto non tradisce le aspettative, riconcilia con le corse estreme dopo quella cosa nauseabonda di Speed Racer grazie anche ad un design postindustriale sempre gradevole, Statham ottimo, sempre più il nuovo Bruce Willis. Finale leggermente tirato via ma non è certo lo sviluppo della storia che è fondamentale per la buona riuscita di questo genere di pellicole. Sharkrate 77%

28 mar 2009

Nathan Never 213 Codice Rosso + 214 La talpa


Storia doppia all-action con il palazzo sede dell'agenzia Alfa messo sotto assedio , la fonte d'ispirazione è ovviamente "Trappola di cristallo ", alcuni passaggi sono poco credibili e la nuova agente Betty piuttosto insopportabile ma la storia ha il pregio di scorrere veloce, tanta azione e pochi dialoghi rendono i due numeri leggibili in poche decine di minuti. Entrambi gli albi sono stati disegnati con tratto piuttosto convenzionale da Andrea Cascioli. Sharkrate 62%

25 mar 2009

The Mist

Stephen King, gli alieni schifosi, il fondamentalismo religioso, le buche per inciampare nel realizzare un film del genere non mancavano di certo, il rischio era di ritrovarci dalle parti de "L'acchiappasogni", poteva apparire un compito improbo invece Darabont ci regala una delle migliori pellicole horror degli ultimi anni. Magistrale accumolo di tensione iniziale fino alla comparsa dei tentacoli per poi divenire un film d'assedio\di mostri\apocalittico, squisitamente di genere ma mai banale. I rimandi, le citazioni, i collegamenti sono innumerevoli, tra gli altri: La cosa, Cloverfield, L'armata delle tenebre, Zombi, Silent hill, Arac Attack. Epocale la soluzione che il film suggerisce per risolvere i problemi di fanatismo religioso. Effetti speciali di qualità altalenante probabile frutto del budget non faraonico, tuttavia vista la natura pulp del soggetto omaggio ai b-movies anni 50 qualche stonatura ci sta anche bene. Alcune idee come la testa di teschio degli insetti non mi sono piaciute particolarmente mentre i fili di acido spruzzati dai ragni sono geniali. Finale eccezionale nel suo cinismo, non sto a sindacare quanto sia filologico rispetto al romanzo originale o coerente con l'idea apocalittica del film, quello che fa è sferrare un pugno allo stomaco allo spettatore prima che si accendano le luci, un colpo tremendamente efficace che lascia un senso di inquietudine persistente dopo il film (e scusate se è poco per un horror), immagino le reazioni che ci devono essere state nelle sale cinematografiche visto il rigetto che ho avuto modi di appurare con il finale ben più tollerabile di Cloverfield, tra qualche anno ci ricorderemo poco o niente del film ma sfido chiunque a dimenticarsi le ultime scene. Sharkrate 87%

Call od Duty World at War (Xbox 360)

Uscito in un periodo pre natalizio particolarmente affollato sono riuscito a giocare l'ultimo COD solo adesso. In verità anche l'idea di tornare sull'ennesimo FPS ambientato sulla 2° guerra mondiale ed il cattivo ricordo di COD3 mi avevano un po' frenato, dubbi rivelatisi infondati vista la bontà di quest'ultima opera di Trayrach, una cavalcata breve ma intensa ricca di momenti coreografici e variazioni ben realizzate come il livello sui carri (già visto) e quello sull'aereo da salvataggio. Come da tradizione vengono citate/plagiate recenti pellicole belliche, "Il nemico alla porte" nello scenario occidentale e "lettere da Iwo Jima-FLags of our fathers" in quello orientale, solida e collaudata la giocabilità che si avvale di nuove armi come il lanciafiamme particolarmente appagante da usare. Realizzazione audio ineccepibile con un 5.1 sfruttato alla perfezione, graficamente si sopperisce ad una certa basilarità delle strutture poligonali con una quantità elevatissima di oggetti che ricoprono il terreno di battaglia e soprattuto con ottimi effetti grafici ed ombreggiature. Menzione d'onore per la modalità extra sbloccabile a fine gioco un assedio ansiogeno in cui ci si deve difendere da un orda di nazi-zombies, in certi frangenti la tensione creata è superiore a quella di titoli specifici come Left4Dead, speriamo che sia una prova in vista di un progetto più ampio e non una modalità estemporanea, a mio parere il miglior extra di sempre. Un titolo ralizzato con professionalità, un ultimo excursus sulla WWII forse non necessario ma più che tollerabile. Sharkrate 87%

23 mar 2009

Brave Blade - Coin op (2000)


Shoot'em up a scorrimento verticale uscito esclusivamente in sala nel mercato giapponese, l'anno di uscita è il 2000 e come di moda nel periodo si è optato per uno stile grafico poligonale scelta che ha portato ad un invecchiamento estetico repentino, particolarità di questo shooter è la capacità della navicella di switchare in un mech da combattimento, nella prima conformazione si ha buona capacità di fuoco a lunga distanza mentre nella seconda si utilizzano armi bianche dal grande potere distruttivo ma dalla gittata limitata, in modalità mech inoltre si ha la possibilità di attivare una barriera che offre una limitata protezione alle sventagliate di colpi che come da tradizione degli shooter giapponesi vengono elargite in gran quantità.
Sette livelli piuttosto brevi che pongono l'enfasi sullo scontro con i Boss, giocabilità buona grazie alle scelte strategiche che le diverse configurazioni comportano, lato estetico come detto obsoleto, giocabile ma non perfettamente emulato su MAME. Sharkrate 69%

18 mar 2009

Brendon 65 - Shining


Solita storia "alla Brendon" senza infamia e senza lode, la bella che copula con il cavaliere di ventura, gli omicidi misteriosi, il colpo di scena. L'albo viene salvato dai preziosi disegni di Emiliano Simeoni buoni nei personaggi ma semplicemente superlativi nelle tavole con paesaggio o scorci della cittadina di Fogville, immagini suggestive e ricche di dettaglio che rimandano alle xilografie di Albrecht Durer, un numero prendere senza indugio questo 65. Sharkrate 80%

17 mar 2009

Hancock

Restare in equilibrio tra la commedia ed il drammatico è un virtuosimo che riesce a poche pellicole, Hancock non è tra queste nonostante ci provi con tutto se stesso, la parte comica non fa ridere mentre quella seria con la spiegazione dell'origine dei superpoteri ed il "dramma" che comportano è di converso ridicola. Mi sfugge sinceramente l'utilità ed il target ricecato da questa produzione, troppo sciocco per un appassionato di cinecomix cha giustamente ambisce a film come "Il cavaliere oscuro" troppo serioso per gli ottenni con popcorn che volenti o nolenti costituiscono l'altra parte di pubblico dei supereroi. Riusciti solo gli effetti visivi che grazie al budget esorbitante fanno la loro porca figura. Will Smith resta un buon attore ma ha un attrazione magnetica per i film di merda se vuole dare una certa credibilità alla sua carriera dovrebbe dire qualche no ai produttori, Charlize Theron almeno è sempre un bel vedere. Sharkrate 52%

John Doe 69 - Un letto di chiodi

Il livello dello scontro con il Grande Capo si alza e non si risparmiano colpi bassi, quale colpo puo essere più basso che utilizzare "li mortacci", ovvero riesumare i cari defunti per minare le certezze di John Doe e di Mordred, il colpo basso va a segno e mette a nudo l'umanità di John, notevoli i disegni di Luca Maresca sopratutto considerando che è un opera prima. Sharkrate 85%

16 mar 2009

Flashgame - Don't Look Back

Viaggio negli inferi e ritorno in questo interessante titolo giocabile online o scaricabile offline, la grafica da Atari 2600 si fonde alla perfezione con l'inquietante motivo di sottofondo, scopo del gioco è recuperare l'anima di un defunto e portarla indietro senza appunto voltarsi a guardarla, la giocabilità è vecchio stile con molti passaggi che richiedono movimenti pixel perfect ma l'impossibilita di morire bilancia il tutto, un esperienza da provare. Sharkrate 80%

15 mar 2009

Tropic Thunder

Niente di eccezionale, proprio come in Zoolander ci sono un paio di battute irresistibili, alcune discrete e per il resto la noia prende il sopravvento, l'idea di buffonare gli stereotipi dei film di guerra non è malvagia ma spesso si scade nella parodia a grana grossa del filone Treciento e i vari epic/scary movies. Simpatico Cruise, la trovata migliore sono i trailers e gli spezzoni di film fasulli. Sharkrate 62%

Conan - Nato sul campo di battaglia

Concepito come fill-in della serie principale questo ciclo concepito da Busiek è incentrato sulla giovinezza del Cimmero dalla nascita sul campo di battaglia fino alla battaglia di Venarium e all'abbandono del villagion natio, considerando la natura di riempitivo non ci si puo certo lamentare della qualità di questa miniserie, i testi restituiscono la natura selvaggia e tribale delle genti Cimmere, i riti di iniziazione del giovane Conan ricordano un po' troppo 300 di Frank Miller, i disegni di Greg Ruth sono molto efficaci, con sapienti pennellate si utilizzano colori freddi e smorti per dipingere le colline cimmere alternati a tavole di battaglia dove si accendono i rossi ed i gialli della violenza. Il mio ciclo preferito sulla giovinezza di Conan rimane quello apparso su Conan the adventure disegnato da Kayanan ma anche questo volume non è assolutamente da disprezzare.
Sharkrate 81%

8 mar 2009

Agenzia Alfa Generazione Futuro: Battaglia per la Libertà

Spin-off dellla serie Nathan Never proposto in balenotteri di 322 pagine Generazione futuro racconta il nuovo assetto dell'Ageniza Alfa in un lontano futuro rispetto alla serie regolare, questa idea di proporre una storia cosi complessa e fitta di sottotrame come quella ideata da Vietti ad intervalli di tre anni mi lascia perplesso. Nessun riepilogo e nessuna introduzione, si viene gettati subito nell'azione e riprendere il filo degli avvenimenti non è semplice, rispetto al primo episodio che ricordavo più fresco e compiuto questa seconda parte non mi pare proprio riuscita, sopra la storia svettano i disegni di Jacomelli e Martino, cinetici e moderni come già nel primo albo valgono da soli l'acquisto.
Sharkrate 65%

Fontier(s) - Ai confini dell'inferno (2007) Xavier Gens

I films con gli zombies e quelli con le famiglie di zotici cannibali non sono mai troppi, questo assunto pare non essere solo la mia opinione vista la quantità di variazioni sul tema uscite negli ultimi anni, il Frontier(s) di Xavier Gens non ha nessuna pretesa di orginalità e lo stesso regista lo inquadra come il remake di "Non aprite quella porta" fatto secondo il suo gusto. La trama e la verosimiglianza sfumano, quello che si evidenzia è la messa in scena lurida e l'atmosfera plumbea, in un crescendo di violenza e follia la protagonista a fine pellicola viene ridotta ad una marionetta dai fili recisi, intontita ma pericolosa come una bestia ferita, tale trattamento passa per una serie ripetuta di bukkake a base di escrementi e sangue che la poveretta subisce per tutto il secondo tempo.
La famiglia di seviziatori nazisti è delianata abbastanza bene, spiccano le lesbo sorelle ed il ciccione macellaio, uno stereotipo ma sempre coreografico. Piuttosto inutile e grossolano l'aggancio politico inoltre avrei spinto un po' più sulla tensione sessuale appena accennata in una fugace scena, da li in poi sono budella e schizzi di sangue. Buono
Sharkrate 83%

5 mar 2009

Lost City Raiders

Ennesimo siluoro galleggiante pescato nella cloaca maxima degli straight to video, questa volta si è avuto l'ardire di frullare senza una logica precisa una decina di film più o meno significativi: Waterworld, Indiana Jones, Il mistero dei Templari, The day after Tomorrow, Il codice da vinci e tanti altri. I primi minuti si lasciano anche guardare, qualche bell'effetto speciale in blue screen, uno Sean Connery dei poveri e sopratutto si vuol vedere quante scopiazzature riescono ad infilarci, non passa molto però per ragiungere il punto in cui i dialoghi decelebrati tolgano ogni entusiasmo, la storia pare scritta dagli sclerati autori di Voyager, c'è tutto il peggio dei misteri per menti semplici, dai templari agli intrighi vaticani, antiche tecnologie e altre minchiate assortite. Meno peggio di altri STV ma lontano dalla decenza.
Sharkrate 50%

1 mar 2009

The Hurt Locker

Macinato dall'effetto Obama; è incredibile come il trend politico del momento possa influire sulle sorti di un film, "The Hurt Locker" è stato ingiustamente accusato di fare l'apologia della guerra e snobbato da pubblico e distributori, in realtà si tratta del miglior film sulle guerre moderne insieme a Black Hawk Dawn. La Bigelow filma con maestria il countdown verso il fatidico giorno di rotazione che permetterà ad una squadra di artificeri il ritorno a casa, la particolare specializzazione di questi soldati offre lo spunto drammatico della pellicola, quando viene individuata una bomba tutti gli altri soldati tendono ad allontanarsi e nascondersi mentre loro devono avvicinarsi e guardare in faccia la morte. Attraverso i tre mebri della squadra la regista delinea i diversi approcci psicologici che le persone possono avere in contesti cosi pericolosi, si va dallo specialista Eldridge che cerca di portare in ogni modo la pelle a casa trattenendo a stento la paura, dal sergente JT Sanborn che si affida ciecamente alle proprie capacità e alla professionalità e poi abbiamo il controverso capo squadra William che riesce a sentirsi vivo esclusivamente grazie all'overdose di adrenalina che prova di fronte ad un ordigno, una dipendenza distruttiva ed alienante assimilabile alla droga, questo sarrebbe l'inno all'interventismo di cui è stata tacciata la Bigelow, mah..
A parte il messaggio il film ha un ottima riuscita spettacolare, la mano abile della regista offre scene credibili e ben fotografate senza ricorrere a stacchi continui e telecamera isterica.
Sharkrate 85%