22 ott 2011

Dead Island (Teachland 2011)

Prima di tutto via i sassi dalle scarpe, del famoso trailer emotional nel gioco non ce n'è traccia e a dirla tutta l'intero sviluppo della trama è ben poca cosa salvo un impennata nel finale, al netto dell'hype DI resta un gran bel gioco, specialmente per uno Zombie freak come me, azzeccata la scelta della prima persona che da una parte lo sottrae a raffronti diretti con Resident Evil e Dead Rising dall'altra permette soluzioni di gameplay fresche e coinvolgenti rendendo i combattimenti all'arma bianca molto fisici e ricchi di tensione, a tal proposito la morte del personaggio appare dapprima poco punitiva visto il respawn quasi immediato nelle vicinanze del trapasso ma la decurtazione di una considerevole percentuale dei soldi trasportati crea una certa tensione spingendo ad impiegarli costantemente in upgrade e modifiche delle armi che non livellandosi con il progredire del personaggio diventano presto obsolete permettendo una buona rotazione del notevole arsenale sparso per il gioco. A lasciarmi stupito è stata la portata del progetto, ambienti free-roaming grandissimi, quest e subquest, sistema di combattimento profondo e differenziato in base al personaggio, armi di tutti i tipi e le fogge, il tutto per circa 50 ore di gioco ad alto livello, uno sforzo apprezzabile per uno studio che vista anche la produzione travagliata non ha sicuramente potuto attingere a valori di produzione elevati, si vede che è un lavoro fatto con il cuore da appassionati di Zombies per appassionati di Zombies e questo fa guardare con indulgenza glitches e piccoli inciampi del pur notevole motore grafico, meno sopportabile è qualche bug di troppo che perlomeno nella versione uscita originariamente rischia di compromettere partite con decine di ore alle spalle grazie anche ad un sistema di salvataggi automatici ottuso e anacronistico, consiglio di farsi deverse copie manuali dei saves per evitare drammatici CTD.
Con Resident Evil sempre meno interessato agli zombies e Dead Rising che prende sempre più derive comiche l'IP di Dead Island potrebbe rappresentare il futuro del genere, i dati di vendita sono confortanti e questo dovrebbe permettere un secondo capitolo che corregga i lievi difetti e soprattuto più pulito.
P.s. sono sempre più impressionato dalla qualità del software che arriva da Est, Witcher, S.T.A.L.K.E.R., Metro 2033 e questo dimostano una scena viva e con caratteri adulti precipui e distintivi, lontani dalle sempre più edulcorate produzioni occidentali.
Sharkrate 93%