22 feb 2009

Be kind rewind

Non dico una risata ma almeno un mezzo sorriso da una commedia ci si aspetterebbe, non è il caso di questo Be kind rewind film di un inutilità cosmica, l'idea di rifare cultmovies in modo amatoriale reggerebbe a mala pena su Talent1, costruirci un film di 1h35min è tafazzismo puro. Il registro surreale/fanciullesco con cui si svicola ogni parvenza di plausibilità della storia è la ciliegina sulla torta, non funziona neanche l'effetto nostalgia verso il VHS supporto che è stato sepolto senza troppi rimpianti da qualsiasi cinefilo, mi ha annoiato in maniera indegna dalla prima all'ultima scena compresa quella finale che usa trucchi di bassa lega per risultare commovente. Salvo solo un pregevole pianosequenza con numerose scene rifatte contemporaneamente.
Jack Black mi è sempre stato sul cazzo a pelle, ho sempre cercato di evitare i suoi film, mai interrompere le buone vecchie abitudini...
Sharkrate40%

Street Fighter IV prime impressioni

Due giorni di prove intense hanno evidenziato che:
1 - Non è un seguito ma un vero e proprio remake di sF2, personaggi, costumi, mosse e gran parte degli sfondi riproposti identici.
2 - Ingiocabile senza arcade stick, ma questo era preventivabile, considerate comunque che pensare di giocarci con i pad è pura utopia e gli arcade stick sono quasi introvabili al momento, io dopo un ordalia sono riuscito a reperire un Hori Fighting Stick2 funzionante, se ne trovate uno ad otto tasti è meglio
3- Nonostante i personaggi siano modellati e animati in maniera eccellente gli sfondi sono perlopiù deludenti, composti con pochissimi poligoni e scialbi.
4 - Lo stile deformed con cui sono stati reinterpretai i pesonaggi è gradevole ma personalmente avrei preferito qualcosa di più realistico.
5 - Dei quattro personaggi nuovi gradisco solo il roccioso Abel, Rufus e Crimson Viper sembrano usciti da un picchiaduro SNK degli anni 90, El Fuerte è una patetica imitazione di Rey Mysterio. Speravo in qualcosa di più carismatico..
6 - Gameplay più lineare rispetto a SFIII
Per il resto il gioco è perfetto :-) , scherzi a parte sorvolando su queste imprecisioni il cuore del gioco continua ad essere ipnotizzante, l'effetto "ancora un altra partita e poi smetto" porta a macinare ore di giocato senza rendersene conto. SFIV è retrogaming a tutti gli effetti ma lo amo anche per questo.
Sharkrate 92%

20 feb 2009

Balck Sheep

Eccheppalle, ancora un horror proveniente dalla Nuova Zelanda succube dei primi lavori di Peter Jackson, sta diventando una spiacevole tendenza, dal Giappone solo horror con bambine ipertricotiche, dall'Oceania solo horror dall'umorismo scatologico, come se non bastasse quella fetecchia di Undead del 2003. Questa volta al posto degli zombies abbiamo pecore mutate, pecore mutanti, pecore mannare e pecorine (una delle poche scene divertenti del film), pecoreccio è anche l'insieme che difetando in ritmo ed idee veramente azzecate si trascina per 80 minuti tra situazioni scontate e sviluppi già visti, a ben vedere lo splatter non latita ma è del tipo parossistico che non lascia il segno, makeup ed effetti curati dalla Weta una spanna sopra il resto del film. Le pecore usate come figuranti non sono credibili neanche un secondo come fonte di furia omicida, a parte lo sfigato protagonista chi mai al mondo puo aver paura delle pecore, magari se c'era qualche capro...
p.s doppiaggio O-S-C-E-N-O della ragazza ecoterrorista
Sharkrate 48%

19 feb 2009

Half-Life Escape from City 17

alla faccia del filmato amatoriale...
di filmini fatti in casa per omaggiare il proprio videogioco preferito è pieno il web ma in questo caso siamo andati oltre, giudicate voi:


e nel sito ufficiale trovate la versione a risoluzione decente: http://www.purchasebrothers.com

17 feb 2009

Podcast Videogiochi

Qualcosa si muove anche in Italia, siamo lontani dalla scena in lingua inglese ma grazie ad alcuni volenterosi pionieri possiamo bypassare la penosa programmazione radiofonica e spararci in cuffia cose più interessanti. Una veloce presentazione con pro e contro dei vari podcast reperibili su iTunes, l'ordine esprime il mio livello di gradimento:

1 RINGCAST - dopo qualche numero con varie assetti si è stabilizzato nella formula Nerd Co-op con Gatsu l'ideatore del Podcast che si confronta con il pacato Ferruccio ed il color Commentator Dr. Vitoiuvara, argomentazioni squisitamente videoludiche.
+ Buon affiatamento dei podcaster
+ Linguaggio ed opinioni senza peli sulla lingua
+ Argomenti trattati con cognizione di causa
+ Ultimi episodi della lughezza necessaria per approondire i vari spunti.
- Alcuni giudizi che per esigenze di sintesi possono apparire affretati.
- Frequenza delle uscite piuttosto irregolare.
Sharkrate 85%

2 Multiplayer.it Audio Podcast- Unico caso di podcast professionale ad argomento videoludico in italiano, il podcast è solo una parte della impressionante produzione multimediale del sito Multiplayer.it uno tra i portali che sta più crescendo nel panorama web italiano.
+ Buona proprietà di linguaggio e ritmo da parte dei realizzatori.
+ Opinioni centrate e non banali frutto di professionismo ed esperienza da insider.
+ Accesso a notizie e materiali in anteprima rispetto ai podcast amatoriali.
+ Ottima regolarità.
- Recensioni ed opinioni sui giochi sono a volte appena accennati, deputando alla specifica produzione video interna.
- Angolo della posta piuttosto inutile.
Sharkrate 84%

3 RADIOGAME- Mario Morandi in veste di VideogameDJ seleziona le musiche che hanno fatto la storia Videoludica
+ Musiche indimenticabili
+ Editing e mixaggio del podcast di buon livello
+ Effetto nostalgia assicurato
- Parlantina di Mario a volte troppo veloce a scapito della comprensibilità.
- Progetto in stand-by
Sharkrate 79%

4 FANBIT.IT - Rubrica settimanale della radio RMF editata come podcast da scaricare. Argomenti trattati: tutto cio che riguarda il digitale, videogames, films, sistemi operativi, novità del settore.
+ News selezionate interessanti.
+ Partecipazione di ospiti di buon livello.
+ Buona loquacità e fluidità.
+ Regolarità
- Conoscenze della scena videoludica attuale non sufficente per la maggior parte del gruppo.
- Giovane età che si traduce in scarsa memoria della storia videoludica.
- Siparietti comici e tormentoni non proprio riusciti.
- Recensioni di VG lette in malo modo e non approfondite.
- Marchette ai PR ospiti senza avanzare auspicabili contraddittori.
Sharkrate 68%

E per chiudere un podcast in inglese essendo tuttavia incentrato sulla musica la comprensibilità non è compromessa:
C64 Take-Away Jan Lund Thomsen dalla Danimarca ci presenta una selezione dei migliori remix di musiche per c64 e pezzi originali suonati rigorosamente dal SID.
+ Produzione professionale
+ Musiche irresistibili per i fan del c64
- Non tutti i Remix sono riusciti
- Regolarità delle uscite in peggiorando
Sharkrate 82%

MAX: The Punisher 11 La lunga e fredda notte


Resa dei conti tra il Punitore e Barracuda, la nemesi partorita dalla fervida mente di Garth Ennis è senz'altro l'avversario più cool e carismatico capitato a Frank Castle negli ultimi anni tanto da meritarsi un riuscito Spin0ff personale. Una forza animalesca, una capacità di sopravvivenza disumana, una violenza al di sopra di qualsiai morale sono i tratti che contraddistungono Barracuda che non difettando neanche in capacità tattiche trova l'unico modo per mettere in scacco la determinazione del Punitore. Azione violenta e colpi di scena si susseguono per tutto l'albo, Ennis sa sempre come tenere alta l'attenzione, quando con il sesso, quando con il sangue, quando con inaspettate rivelazioni senza mai venir meno la grande abilità di dialoghista che lo contraddistingue. Disegni buoni con lo sporco e realistico Parlov (vecchia conoscenza Bonelliana) ed ancora meglio nella seconda parte con un più grottesco Chaykin. La serie Max del Punitore è tra i comics migliori prodotti dagli USA, la consiglio in toto senza meno e questo episodio non abbassa di certo la qualità dell'insieme. Sharkrate 88%

15 feb 2009

- 2 Livello del Terrore


l'idea è semplice ed efficace come in ogni b-movies che si rispetti, prendere un ambiente inquietante (in questo caso un parcheggio sotteraneo) e costruirci intorno un film, dopo pochi minuti di pellicola ci si ritrova già nell'interrato dove il maniaco del caso inizia il canonico gioco del gatto con il topo. Il regista riesce a tenere alta la tensione per buona parte del film grazie anche alle poche ma efficaci scene gore, purtroppo verso la fine la pellicola inizia ad avere il fiato corso ed all'ennesimo topos del genere (arrivano i soccorsi ma...) la sensazione di aver visto questo film già una decina di volte è imbarazzante. Un piacevole thriller ben confenzionato ma fin troppo ortodosso, senza il carattere necessario per spiccare tra i simili. Buone prove attoriali, sia la ragazza che il maniaco sono molto convincenti.
Sharkrate 75%

14 feb 2009

Endwar - Xbox360


Avendo una predilezione per i giochi strategici, special modo quando il focus è sulle battaglie piuttosto che sulla raccolta di risorse, non potevo farmi scappare queso Endwar primo gioco interamente prodotto da Ubisoft Shangai con la direzione di uno dei creatori della mitica serie di strategici Total War. Affascinante come al solito l'ambientazione che porta il marchio Tom Clancy, in un futuro prossimo venturo le risorse in esaurimento porterano alla 3° guerra mondiale (tema identico a Frontlines:Fuel of War), i blocchi contapposti sono Europa, Usa e Russia. La grossa scommessa di questo titolo è di sviluppare uno strategico espressamente pensato per le consoles cercando di bypassare il problema dei controlli con l'utilizzo di comandi vocali, personalmente ho trovato piuttosto inutile questa feature, gli stessi comandi si danno molto più velocemtne con il joypad e la velocità di reazione in un titolo del genere è tutto. La realizzazione tecnica è soddisfacente, il gameplay fa un uso eccessivo del collaudato sistema carta, foglio, sasso; si avverte anche la mancanza di unità speciali elemento che sarebbe stato utilissimo per favorire il completamento del gioco con tutte e tre le fazioni, una singola campagna mi è durata circa 15 ore, la difficoltà nelle ultime battaglie è piuttosto elevata ed una pianificazione precisa non sempre è possibile al primo tentativo. Un acquisto che consiglio in particolare agli amanti degli strategici che non giocano su PC, piattaforma che nel genere ha offerte sicuramente superiori (World in Conflict su tutti)
Sharkrate 85%

Dylan Dog 207 - Cose dell'altro mondo


ennesimo numero inconcludente, spunto al solito esilissimo, si prende il mondo virtuale più chiacchierato del momento e ci si cuce intorno una storia surreale senza capo ne coda. I disegni di casertano sono discreti nel rendere l'espressività dei personaggi ma poco curati nella rappresentazione degli elementi fantastici della storia.
Sharkrate 50%

8 feb 2009

John Doe 68 - Vaghe stelle d'oriente


Numero di raccordo ma gradevole, una girandola di citazioni in una storia onirica che si legge in pochi minuti, i testi ed i dialoghi sono pochi ma tutti incisivi e questo è un bene, meno bene a mio avviso i disegni, nei "contenuti speciali" a fine albo le matite di Pontrelli vengono definite leggere e magiche io sinceramente in alcune pagine stento a distinguere la leggerezza e la sintesi con lo scarabocchio, limite mio verso che il "nervoso" disegnatore pare tanto apprezzato. Copertina spettacolare del silito carnevale che mi ha subito ricordato Grano rosso sangue. Colpo di scena finale che alza il valore dell'albo. Sharkrate 77%

Babylon A.D.


Regista geniale ma incompiuto Kassovitz, nei suoi film è ricorrente trovare momenti sublimi che si alternano a buchi di sceneggiatura o addirittura un manifesto disinteresse per un completo sviluppo delle trame, c’è da dire che questa volta lo zampino ce lo hanno messo anche i produttori che da quanto trapelato hanno tagliato arbitrariamente decine di minuti di film tanto da portare il regista a disconoscere la pellicola . Peccato perché anche stavolta come ne “I fiumi di porpora” si sfiora il capolavoro per poi sciupare il tutto in un finale incompiuto ed affrettato, ma non vale la pena farsi il sangue amaro perché quello che resta è comunque molto ed eleva il film tra i migliori fantascientifici dell’ultimo lustro, il sottotesto e le atmosfera ricordano curiosamente un altro bel film recente come “I figli degli uomini”, l’eroe controvoglia (Vin Diesel) che deve scortare l’ultima speranza dell’umanità (una ragazza di nome Aurora) in un viaggio periglioso verso una nuova epifania, si parte da una Russia post industriale splendidamente tratteggiata popolata da mercenari e folle sull’orlo della sopravvivenza in un viaggio transiberiano che passa per la Mongolia fino allo stretto di Bering, al Canada per arrivare finalmente ad una New York prossima ventura che è senz’altro la miglior città cyberpunk filmata dai tempi di Blade Runner. Le scene d’azione pur se troppo agitate negli stacchi d’inquadratura funzionano e dal punto di vista spettacolare si possono fare pochi appunti al film (gustosa la citazione al dimenticato Runaway del 1984), verso il finale le domande si accumulano e la carne al fuoco è sempre di più ma il tutto si risolve in una epilogo di cinque minuti che lascia tanto in sospeso e che non credo proprio rispecchi la visione originaria del regista, mai come in questo caso c’è da augurarsi che una director’s cut renda giustizia a questo film altrimenti eccellente. Sharkrate 88%

7 feb 2009

Resident Evil Degeneration


La saga cinematografica di Resident Evil pur se godibile ha ben pochi agganci con l'omonimo videogioco, è quindi con una certo favore che i fan hanno appreso la notizia di un film in CG curato da Capcom che riprendesse gli eventi canonici, il risultato purtroppo è sotto le aspettative, spiace dirlo ma l’intero film non vale l’intro in CG di Resident evil2. Analogamente a quanto si è visto nei vari episodi del videogioco lo sviluppo della trama ha due blocchi distinti, il primo con lo zombie outbreak (questa volta in un aereoporto) ed il secondo con la solita resa di conti tra laboratori hitech, esperimenti genetici e virus assortiti, quest’ultimo purtroppo ha una netta predominanza nel minutaggio cosi che i nostri amati zombies sono rilegati si e no ai primi 30 minuti per poi sparire e lasciare il posto a pirotecniche sequenze di scontro contro il megamutante di turno, sequenze anche godibili al momento ma che si dimenticano ben prima di togliere il disco dal lettore. Tecnicamente lo ho trovato meno peggio di quanto avevo letto in giro, pecca sicuramente nella fluidità dei personaggi ma certi scorci panoramici sono piuttosto suggestivi. Un film che si fa guardare (beninteso dai fan di RE) ma che non aggiunge niente di nuovo alla saga. Sharkrate 70%

4 feb 2009

Chiptune Disco 2 C64


questa volta è il mitico SID del Commodore 64 a deliziarci.

Metal Gear Solid 4


Mi succede ad ogni iterazione di Metal Gear, hype preuscita, dubbi alle prime recensioni, reticenza ad iniziare il gioco. Il motivo è sempre lo stesso, trapela la grandiosità della storia e il quantitativo di cutscenes per raccontarla,un esperienza lunga che va vissuta nel momento giusto, almeno due settimane da dedicargli in esclusiva. Il tempo passa, altre uscite meno impegnative sgomitano e MGS4 rimane sullo scafale aspettando il momentum. Questa volta sono passati quasi sei mesi dall'uscita prima di inserire il BlueRay e poi come successo con gli altri episodi vengo immediatamente risucchiato dentro al mondo di Kojima e le riserve si squagliano in un attimo, un mondo definito con attenzione maniacale dove eventi reali si intersecano con quelli della mitologia di MetalGear restituendo uno scenario credibile ed affascinante, torna il feticismo per le armi che solo i vari MGS riescono ad infondere con tanto vigore, un campionario di pistole, fucili, mitragliatrici da acquistare collezionare, modificare ed ammirare nel museo 3d, le armi stanno a Metal Gear come le auto a Gran Turismo. Torna l'umorismo particolare ed esotico di Kojima, persona curiosissima, che arrichisce le proprie opere con i sui tanti interessi e la sua visione del mondo. Inutile negarlo ci sono le inerminabili cutscenes in cui non si puo salvare, ci sono delle textures non all'altezza, c'è una preponderanza della storia sul gameplay ma cosa sono questi difetti di fronte ad un opera cosi compiuta, coerente e definitiva che per ambizione trova pochi eguali nell'attuale panorama videoludico? Scusa per aver dubitato di te Hideo, sono state quaranta ore che valeva la pena di aver vissuto, grazie.
Sharkrate 93%

1 feb 2009

Nathan Never 212 - Vittime e carnefici



Strana decisione quella di affidare alle matite di Giancarlo Olivares una storia cosi introspettiva, il bravo disegnatore che seguo dai tempi di Full Moon Project è infatti tra i migliori talenti italiani quando si parla di scene d'azione ad altro tasso tecnologico. In questo albo Nathan si trova a stretto contatto con un assassino "inusuale" diventato tale solo per il troppo amore verso il figlio che lo porta a farsi giustizia (e che giustizia) sommaria di colui che lo uccide accidentalmente, tematica già ampiamente trattata in tanto cinema della vendetta ma piuttosto inusuale e forte in un fumetto popolare della Bonelli, tale contatto porta Nathan a riflettere sulla sua etica e condizione di vita ipotizzando un futuro diverso, nonostante la storia si dipani in modo piuttosto statico Olivares ci regala tavole di grande impatto, semplicemente spettacolari le scene con la neve. Un ottimo albo, sicuramente sopra la media per tematica e disegni, consigliato. Sharkrate 83%

Chiptune Disco


Un bellissimo mixaggio di chipmusic e retroimmagini, tutte le musiche sono prodotte dal chip sonoro AY-3-8910 usato in molti computers degli anni 80 (Amstrad CPC & Spectrum 128, MSX, Sega Master System, Atari ST), pump up the volume!!!