30 gen 2014

In Time (Andrew Niccol 2011)

che fantascienza sciocchina.. si parte da uno spunto vagamente interessante e ci si costruisce un castello di carte, un film realizzato da e per i teenagers con tutto il cast under 30 grazie ad un escamotage di sceneggiatura e cosi i vecchietti che li siamo cavati dai coglioni. Dialoghi, scene d'azione ed atmosfera patinata riflettono in pieno il target di riferimento, che i bassifondi sono un posto brutto brutto ma comunque lindo, le sparatorie ci sono ma senza violenza, la tensione sessuale c'è ma non si sfoga. Vogliamo poi parlare di una Sci-Fi che non si inventa niente ma proprio niente? Auto, architetture, armi, vestiti... tutto convenzionale, tutto contemporaneo che si risparmia sul budget e non si confondono le menti semplici, se due soldi sono stati spesi per questo film sono andati tutti al cast, selezionato non per particolari doti artistiche ma per l'appeal verso i ciofani, la morale di sottofondo è qualunquista e scontata cosi come la sceneggiatura che comunque regala perle di rara stupidaggine (l'azzeramento dell'agente: OMG) e che indugia per le interminabili due ore su battute e giochi di parole a tema "tempo". C'è comunque un unico grandissimo, immenso motivo per vedere questo film ed è: Amanda Seyfried, vedere questo efebico esserino sgambettare per tutto il fim in tacchi a spillo e corti vestitini è allo stesso tempo ridicolo ed ipnotizzante, di una bellezza magnetica ed aliena grazie a quegli occhi sproporzionati che sembrano usciti da un manga. In definitiva un film DA VEDERE, magari si può ascoltare qualcos'altro nel frattempo, anche perchè il doppiaggio di Myriam Catania è inascoltabile, una voce che definire televisiva è già fargli un complimento.







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