
Iniziare una trilogia dal secondo capitolo non è una mossa molto astuta ma eccitato dal nuovo progetto del regista (
Bronson) mi è presa la smania di testare di che pasta era fatto e l'unico titolo della trilogia di Pusher che ho reperito in videoteca è questo. Il primo titolo è difficilmente reperibile anche grazie alla inesauribile creatività dei titolisti italiani che hanno ribattezzato come Pusher il film inglese "
Layer cake" (un trascurabile Snatch wannabe con Daniel Craig protagonista) ingenerando una confusione a discapito della meno famosa ma più valevole trilogia danese di Winding Refn. Film asciutto e godibile questo Pusher 2, si seguono le gesta di un balordo di periferia nel difficile tentativo di sopravvivere ad una società (quella ricca e colta dei paesi nordici) che a stento capisce e da cui si emargina non per coscente distacco od avversione ma per inadeguatezza culturale ed intelletiva, uno sguardo abbastanza inedito e realistico che smaschera l'alone del bad boy carismatico e ribelle ma allo stesso tempo induce lo spettatore a provare una certa empatia verso un soggetto che subisce gli eventi della sua drammatica vita senza avere gli strumenti e le capacità per volgerli a proprio favore. Momenti violenti e grotteschi si susseguono, tra tutti spicca il matrimonio più coatto mai filmato, all'interno di un pub/night con alcool, coca e spogliarelliste ad intrattenere gli invitati (tra cui un bambino). Assolutamente interessante mi fa ben sperare per Bronson, ora in un modo o in un altro urge il recupero dei capitoli 1 e 3. Sharkrate 81%
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